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Prima di allora la sede di Prefettura e Provincia si trovava nella cittadella, in Città Alta, in una parte dell'antico Castello di Bernabò Visconti, di proprietà del Demanio di Stato.
Venne così costruito il Palazzo di via Tasso: l'area a disposizione era quella del mercato dei bovini che fiancheggiava la via principale della città bassa, in quanto il mercato doveva essere trasferito. Nella nuova costruzione trovarono casa gli uffici della Prefettura, i nuovi uffici dell'Amministrazione provinciale, l'abitazione del Prefetto, gli uffici della Questura e l'ufficio Telegrafo.
Oggi l'edificio appare organico, unitario, razionale e omogeneo. Le sue forme e decorazioni, realizzate in pietra di Camerata Cornello, sono un esempio dell'architettura ottocentesca di Bergamo.
Il Palazzo della Provincia ha un caratteristico impianto a U. Sulla facciata principale, prospiciente via Tasso, si può ammirare la decorazione più interessate: tre criteri ornamentali raccordati tra loro da decorazioni che riguardano 54 finestre, una linea marcapiano tra il piano ammezzato e il primo piano, un cornicione di sottotetto e una gronda a cassettoni decorati.
I riquadri sopra le finestre centrali, tra le colonne corinzie, sono cinque altorilievi in cemento che raffigurano, da sinistra: B. Colleoni nominato capitano generale della Repubblica Veneta", B. Colleoni che benefica i cittadini", "Bergamo (una donna) tra il Serio e il Brembo", "Il giuramento di Pontida", "Alberico da Rosciate da' gli statuti cittadini"; sotto i davanzali delle finestre al primo piano sono ritratti i bergamaschi illustri; le lesene si ricollegano ai motivi decorativi della cappella Colleoni: la città giunge a celebrare se stessa.
Le facciate dei tre lati del cortile interno sono caratterizzate da un porticato con colonne di granito bianco del Lago Maggiore e pavimentazione in lastre di arenaria di Sarnico.
All'atto di nascita, nel 1859, gli organi principali dell'ente erano: la Deputazione provinciale, con funzioni esecutive e amministrative, presieduta da un Governatore nominato dal re, e il Consiglio provinciale, collegio elettivo con funzioni deliberative.
Il 26 aprile 1945, dopo il sofferto periodo del regime fascista e della guerra, con la fine del conflitto, l'Avv. Giovanni Motta viene nominato Preside (Presidente) dell'allora Deputazione provinciale di Bergamo e riconfermato dal Prefetto nella carica fino al 1951, anno dell'insediamento della prima Giunta provinciale a Bergamo.
La nuova Provincia sostituirà quindi la vecchia Deputazione, così come previsto dalla nuova carta costituzionale approvata dall'Assemblea costituente nel 1946, promulgata dal capo provvisorio dello Stato Enrico De Nicola nel 1947, ed entrata in vigore il primo gennaio 1948.
Con l'avvento della Repubblica, si sono succeduti come Presidenti:
Dal 1951 con l'insediamento della Giunta provinciale, vengono eletti:
Con l'approvazione della riforma delle Province, legge 56/2014 "Delrio" modificata da Dl 90/2014, funzioni e ruolo dell'ente hanno subito cambiamenti sostanziali.
http://www.provincia.bergamo.it/Provpor/provBgViewEditorialNewsProcessWAI.jsp?editorialID=164986